Dal 26 giugno al 2 luglio 2022 si è svolto a Marilleva, in Trentino, un campo estivo dedicato alla scherma. Vi hanno preso parte Otto atleti non vedenti di cinque società diverse insieme a una ventina di atleti vedenti tra bambine e bambini della categoria Under 14, ragazze e ragazzi dai 14 ai 17 anni della categoria Cadetti dell’Accademia Scherma Empoli, del Circolo Scherma Attraverso e del Club Scherma Firenze. L’aiuto che questi ultimi hanno fornito agli atleti non vedenti è stato fondamentale Per rendere il campo un vero successo: i giovanissimi schermidori, infatti, hanno avuto cura degli atleti con maggiori difficoltà legate alla mancanza della vista accompagnandoli dal palazzetto all’hotel e viceversa, così come durante le due escursioni che costituivano parte del programma della settimana.
A detta di tutti i partecipanti, è stata un’esperienza estremamente positiva che ha permesso da una parte
agli atleti non vedenti di acquisire ancora più sicurezza di sé stessi sulla pedana attraverso gli assalti e le lezioni di tecnica con i maestri Elena Cazzato e Alberto Bruni del circolo scherma Attraverso di Firenze, e dall’altra alle atlete e atleti vedenti di misurarsi, in pedana ma anche fuori, con una realtà che forse ai più risultava fino ad allora sconosciuta.
Non sono mancati, inoltre, momenti scherzosi e di svago, la maggior parte dei quali si verificavano nelle situazioni di convivialità: i pranzi e le cene, infatti, erano accompagnati da conversazioni a tratti giocose che vedevano coinvolti atleti e maestri insieme, tutti seduti allo stesso tavolo. La sera, in particolare, questo clima di divertimento si spostava nel salottino antistante l’hotel, nel quale dopo cena ci si riuniva nuovamente a chiacchierare.
Dopo questa breve introduzione, vale decisamente la pena lasciar spazio alla narrazione che segue, , Il cui autore è Massimo Miranda Mercurio, uno degli atleti non vedenti che hanno partecipato al campo e che racconta in modo preciso ed estremamente efficace questa fantastica esperienza.
Claudia Beschi.
Dapprima lieve, come una gentile carezza, poi sempre più incalzante, il suono della sveglia si insinua nei miei sogni per riportarmi alla realtà e ricordarmi che oggi, lunedì 27 giugno 2022, ha inizio il campus di scherma integrata a Marilleva 900.
Trovare la sala da pranzo per la colazione è stato facilissimo! Appena fuori dall’ascensore è stato sufficiente seguire la direzione da cui proveniva la brulicante allegria generata dagli atleti, dai maestri e dagli organizzatori, tutti amorevolmente coccolati dall’instancabile personale di sala dell’hotel Eccher.
Una volta divorato il ricco e variegato buffet dolce e salato, l’appuntamento per tutti è stato fissato alle ore 8:45 davanti all’albergo.
La gioiosa carovana costituita da 10 cadetti tra i 10 e i 12 anni, 7 allievi da 14 a 17 anni, 8 schermidori non vedenti, maestri ed organizzatori, ordinatamente, a gruppetti di due per non invadere l’intero marciapiede, si avviava per raggiungere l’ampio ed accogliente palazzetto dello sport di Mezzana, appropriata sede del campus per questi 6 giorni.
Scioglimento muscolare, corsa a coppie, salto con la corda, ginnastica pre-schermistica in pedana e lezioni individuali ad opera dei maestri, riempivano la prima mezza giornata di attività.
Un corroborante pasto ed un opportuno riposino in albergo, ci consentivano di giungere con rinnovato vigore, all’appuntamento delle ore 15:45 per dare inizio alla fase pomeridiana di allenamento basata su assalti liberi alle cinque stoccate.
Un paio d’ore di intensa attività, beninteso, con le dovute pause, trascorrevano rapidamente, facendoci ritrovare sulla via del ritorno per una tonificante doccia ed una gustosa cena.
La serata, volgeva al termine in un effervescente mix di goliardía, chiacchiere e risate, godendo della frizzante frescura serale tipica delle estati trentine.
Ecco! Questo, a parte due mattinate infrasettimanali impegnate in due facili passeggiate collettive, è il nudo resoconto giornaliero di questo evento conclusosi con le gare del venerdì.
Ma la soddisfazione per aver partecipato al mio primo campus di scherma integrata, non è determinata unicamente dallo svolgimento di una sana e continuativa attività fisica; un campus di scherma integrata, è qualcosa di più! Di molto di più!!!
Sì, è vero! Chi più, chi meno, tutti noi schermidori non vedenti, nei rispettivi club di appartenenza, siamo abituati a tirare fra di noi e con i normo-vedenti che si bendano, ma quando interagisci quotidianamente con due generazioni diverse e tanto distanti dalla tua, quando affidi il tuo passo alla educata esuberanza di un adolescente, quando ti lasci condurre dalla matura disponibilità di un bimbo o di una bimba di 10 anni, quando conversi amabilmente con ciascuno di loro, beh, è proprio allora che si ha l’ulteriore conferma di quanto sia formativo lo sport in generale e la disciplina della scherma in particolare!
Constatare quanto sia stata perfetta l’autonomia e rigorosa la puntualità dei più piccoli, (addirittura con qualche eccesso per unasveglia puntata alle 5:30 del mattino o di un’attesa davanti alla porta ancora chiusa della sala ristorante per la colazione), lascia a esterrefatto chiunque sia portato a credere che per gestire dieci bambini e sette adolescenti in contemporanea in un albergo, siano necessari fruste e domatori.
Certo! Il merito della buona educazione va riconosciuto in primis alle famiglie, ma la disciplina della scherma è capace di evidenziare e perfezionare i sani principi che albergano in tutti! Il saluto da Cavaliere prima e dopo l’assalto, la stretta delle mani disarmate dopo l’incontro, il ”grazie” rivolto all’avversario a prescindere che lo si sia battuto o meno, infondono ed esaltano quei sentimenti talvolta dimenticati di “Onore” e “Rispetto”! Due semplici parole che determinano il vero successo nella vita!
Grazie! Grazie di cuore a tutti! Nessuno escluso! Serberò il ricordo di questa settimana di grande arricchimento appena trascorsa, nell’attesa di poter ripetere l’esperienza nel 2023.
Massimo Miranda Mercurio