Undici anni di sfide, traguardi da raggiungere e grandi risultati, a volte insperati, quelli appena trascorsi per la spada non vedenti italiana.
Ma partiamo con il ricordare una data storica: il primo giugno 2014. Non ne troverete traccia sui libri, inoltre per leggerne qualcosa dovreste scavare molto a fondo in rete. Per Fortuna però, ci siamo noi di Scherma Non Vedenti Italia a dare risposte alle vostre curiosità.
Questa è la data in cui si è disputato il primo Campionato Italiano Assoluto di spada non vedenti, che ha inaugurato un decennio di grande successo sia dal punto di vista tecnico che nei numeri di società ed atleti praticanti.
Ma facciamo un piccolo passo indietro:
La scherma non vedenti nacque a Modica nel 2010, grazie all’intuizione del Maestro Giancarlo Puglisi che si rese conto della fattibilità ed aprì le porte della sua sala scherma agli spadisti non vedenti consentendo la codifica di una disciplina allora considerata incompatibile con la disabilità visiva.
I tre anni successivi sono serviti a far apprezzare alla Federazione Italiana Scherma questa interpretazione della spada, peraltro molto vicina a quella olimpica. Dopo alcuni criterium sperimentali, nel 2013 la scherma non vedenti ottenne la promozione a sport agonistico con la prima prova nazionale, tenutasi a dicembre, a Pozzuoli, valida per la qualificazione agli Assoluti di Acireale 2014. 10 spadiste e 10 spadisti non vedenti animarono il primo campionato in una location che ospitava sia gli altri atleti paralimpici che olimpici. Un grande evento all’insegna dello sport di alto livello e dell’inclusione.
Le edizioni successive dei Campionati Italiani Assoluti, Torino 2015, Roma 2016, Gorizia 2017 e Milano 2018 hanno confermato stabilmente la presenza della spada non vedenti nel calendario federale.
Negli anni inoltre si è assistito a una costante crescita di atleti e società coinvolte, grazie anche alla rimozione dello sbarramento che consentiva solo ai primi dieci atleti del ranking di partecipare agli Assoluti. Un grande beneficio per quanto riguarda la promozione di questa disciplina che nel frattempo ha visto un notevole miglioramento anche nel gesto tecnico, più maturo ed apprezzabile.
Questo fino ai Campionati Italiani Assoluti di Palermo 2019, nonché l’ultima edizione dove atleti olimpici, paralimpici e non vedenti hanno gareggiato contemporaneamente, ma soprattutto dove non si immaginava ancora quello che di lì a poco sarebbe successo nel mondo. Grande presenza di pubblico e grande spettacolo grazie anche alla festa della birra che animava le vie principali della città.
Nel 2020 invece è l’epidemia da Covid a fare da protagonista decretando l’annullamento delle gare e tracciando una linea nera anche sui campionati italiani.
Nel 2021 gradualmente si torna alla normalità e tra restrizioni e mascherine è Villafranca di Verona ad ospitare gli Assoluti di spada non vedenti, questa volta in contemporanea con quelli paralimpici. Un evento che merita di essere citato, perché nelle sue fasi finali è stato seguito dalle telecamere di RAI Sport e le immagini sono poi state mandate in differita. Una vetrina importante che ha consacrato questo sport facendo conoscere al grande pubblico sia la disciplina che gli schermitori.
Macerata 2022 e Santa Venerina 2023, quest’ultima accompagnata dall’eruzione dell’Etna, una delle più spettacolari degli ultimi anni, hanno rappresentato un ulteriore passo avanti nei numeri con l’ingresso di tanti nuovi atleti e nuove società sportive, portando così ad un ulteriore espansione del movimento.
La manifestazione da record è però San Lazzaro di Savena 2024. Ben 13 donne e 31 uomini qualificati per contendersi il titolo di Campioni Italiani. Inoltre questa volta la visibilità è stata massima, grazie alla diretta della finale femminile e di quella maschile trasmessa da RAI Sport, che ha escluso ogni dubbio sul peso della scherma non vedenti all’interno del panorama schermistico italiano, costringendo gli scettici a ricredersi.
La scherma non vedenti è un movimento maturo, pronto a dare l’esempio e a prendere per mano quanti all’estero volessero copiarne il percorso.
Per avere un quadro di insieme è importante sapere che dal 2013 al 2024 si sono svolte 22 prove nazionali e 10 campionati italiani, 32 gare che hanno coinvolto 28 atlete donne e 48 atleti uomini, portando la disciplina in tantissime località della penisola. Gli eventi ufficiali hanno ospitato eccezionalmente, anche spadisti e spadiste Francesi, spagnoli e svedesi.
Nel 2010 sembrava solo una scommessa ed oggi è una disciplina che rappresenta una realtà di successo da esportare al di fuori dei confini nazionali. La scherma per non vedenti ha cambiato per sempre la storia della scherma italiana e giorno dopo giorno diventa sempre più evidente che ha tutte le carte in regola per influenzare anche il panorama sportivo internazionale.
Quelli appena trascorsi sono stati anni straordinari, ricchi di sorprese e di una crescita costante di questo sport. Per tutto ciò bisogna dire grazie ai nostri compagni di viaggio: atleti, Maestri, volontari e sostenitori che hanno reso possibile ciò che solo qualche anno fa sembrava impossibile.
Tutti uniti per un sogno comune: vedere presto la spada non vedenti ufficialmente inserita nel panorama degli sport presenti alle paralimpiadi.
di Silvia Tombolini