Mercatello sul Metauro, uno splendido paesino tra gli appennini delle Marche ha fatto da cornice a due giorni dedicati allo sport come strumento di integrazione e di inclusione dove a fare da protagonista è stata la scherma non vedenti.
Una location degna di nota, premiata con la bandiera arancione come uno dei borghi più belli d’Italia e dalla bandiera lilla per il turismo accessibile, ma non solo, questo paese ha dato i natali a Santa Veronica Giuliani, patrona degli schermidori. L’evento inoltre è stato realizzato durante i giorni dedicati alle celebrazioni in onore di Santa Margherita della Metola, la santa “cieca che viveva nella luce”, organizzate dall’associazione Santa Veronica Giuliani e Santa Margherita della Metola di Mercatello sul Metauro, presieduta da Romina Corsini.
La manifestazione si è aperta con il convegno intitolato “Lo sport come strumento di integrazione”, coordinato da Suor Veronica Donatello, responsabile del servizio nazionale per la pastorale delle persone con disabilità della CEI. Tra i relatori erano presenti: il Vicepresidente vicario della Federazione Italiana Scherma Maurizio Randazzo e il Consigliere federale Alberto Ancarani, due schermitori non vedenti: Roberto Remoli e Silvia Tombolini, attuale Campionessa italiana in carica, accompagnati dalla Maestra Maria Agnese Rinaldi dell’Accademia D’Armi Musumeci Greco 1878 di Roma, alcuni rappresentanti delle istituzioni locali tra cui il Sindaco Alfiero Marchetti e alcuni esponenti del clero.
Si è parlato molto di disabilità andando ad approfondire molti temi e in particolare le problematiche legate all’integrazione nel tessuto sociale, per poi porre il focus sull’importanza dello sport nel favorire il superamento degli stereotipi e nel valorizzare tutte le diversità. In questo contesto è stata messa in risalto l’attività della Federazione Italiana Scherma nello sport integrato, sia nel settore paralimpico in carrozzina che nella scherma non vedenti, mettendo in luce l’impegno nel portare avanti i valori dell’inclusione per garantire una scherma accessibile per tutti. A completare il tutto la testimonianza dei due atleti non vedenti presenti che oltre a raccontare la loro esperienza all’interno di un movimento in costante crescita, hanno risposto ai quesiti dei presenti.
La seconda giornata invece ha lasciato spazio allo spettacolo, grazie all’esibizione di scherma non vedenti svolta su una pedana regolamentare allestita nella piazza principale del paese. In una atmosfera molto suggestiva i due campioni plurimedagliati, Remoli e Tombolini, si sono cimentati in assalti di elevato profilo di fronte ad un ampio pubblico entusiasta, costituito da un buon numero di bambini che stoccata dopo stoccata si sono
appassionati sempre di più ai duelli a cui stavano assistendo. A fare da arbitro, la Maestra di scherma Maria Agnese Rinaldi, che per l’occasione si è cimentata anche come moderatrice, dato che sono state tantissime le domande rivolte dai bambini ai due schermitori.
È stata una bella occasione per mostrare la scherma non vedenti in tutto il suo fascino a un pubblico numeroso, ma soprattutto ai più piccoli che hanno potuto apprezzare questa fantastica disciplina che si sta sviluppando a livello nazionale ed internazionale, e per questo ha bisogno della massima visibilità.
Grazie alla curiosità per questo sport inoltre, tante persone si sono avvicinate ed hanno conosciuto meglio la disabilità visiva.
Attraverso eventi come questo si può diffondere la cultura dell’inclusione favorendo la realizzazione di un mondo migliore e più accessibile per tutti.
di Silvia Tombolini